Allevamenti intensivi, invertire la rotta?

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Si può sconfiggere la pandemia senza mettere in discussione i sistemi di allevamento?

Oggi sappiamo che il 75 percento delle malattie infettive emergenti ha una origine zoonotica. 85 miliardi sono i polli uccisi ogni anno per il consumo umano, ‘prodotti’ spesso in allevamenti intensivi che possono facilmente diventare luoghi nei quali le infezioni virali trovano le condizioni per diffondersi e moltiplicarsi. L’impatto sull’ambiente e sulla salute umana e animale è devastante. Si può sconfiggere la pandemia senza mettere in discussione i sistemi di allevamento e invertire la rotta?

Ne discutono:

Silvio Franco, docente di Economia delle risorse naturali e dell'ambiente e di economia e marketing dei prodotti agroalimentari dell'Università della Tuscia, ha coordinato uno studio sulla sostenibilità dell'agricoltura e della zootecnia italiana a livello regionale, poi ripreso da Greenpeace

Lisa Iotti, inviata di Presa Diretta

Mauro Donda, direttore generale Aia - Associazione Italiana Allevatori

Stefano Liberti, giornalista e filmmaker. Tra i suoi libri ricordiamo Terra bruciata. Come la crisi ambientale sta cambiando l’Italia e la nostra vita (Rizzoli, 2020), I signori del cibo. Viaggio nell’industria alimentare che sta distruggendo il pianeta (Minimum Fax, 2016) e con Fabio Ciconte Il grande carrello (Laterza, 2019), Land grabbing: come il mercato delle terre crea il nuovo colonialismo (Roma, 2011)

Lorenzo Maria Donini, docente di Scienza dell'alimentazione all’Università di Roma La Sapienza. Dirige anche la Scuola di Specializzazione in Scienza dell'alimentazione.

Per approfondire questi temi trovi in bct:

Foer, Jonathan SafranSe niente importa: perchè mangiamo gli animali? Guanda, 2010

Lymbery, Philip, Dead zone: come gli allevamenti intensivi mettono a rischio la nostra salute e la sopravvivenza di molte specie animali Nutrimenti, 2017

Vineis, Paolo Salute senza confini: le epidemie della globalizzazione Codice, 2020

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