Per aprirci a nuovi sguardi

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Fiaba di Natale, di Simona Baldelli 

Per aprirci a nuovi sguardi

Il romanzo di Simona Baldelli, lo dice il titolo stesso, si presenta come una fiaba, anche se non è stata pensata per bambini ma per lettori più adulti.  E della fiaba ha tutti gli ingredienti: i toni, l’atmosfera fantastica, i personaggi, umani e soprannaturali.  “Una favola postmoderna che possiamo affiancare al più affascinante realismo magico sudamericano, un mondo capovolto, in cui la dimensione sensoriale è amplificata. Un mondo in cui la magia è parte naturale della vita.” (Rosa Ventrella, Tuttolibri, 20 nov. 2020).
 Tuttavia, il “fantastico” di questo libro è sempre ancorato al realismo del cuore, del vissuto, alla “geografia”, sia pure dell’aria, invece che della terra, perché “non esiste il concreto se le cose non le vedi dall’alto”(Simona Baldelli).
Questo romanzo breve è stato a lungo nel cassetto, finchè l’”uomo dell’aria”, il protagonista, ha reclamato la scena, mentre la scrittrice era impegnata nel suo terzo romanzo, come racconta lei stessa in un’intervista organizzata dalla casa editrice Sellerio che ha pubblicato il libro. 
Fiaba di Natale è ambientata nel periodo natalizio, in un tempo sospeso che, in tempi di Covid, è ancora di più un tempo di attesa. Ha come protagonista un funambolo alle soglie della vecchiaia, un tipo solitario che decide di tornare sul filo chissà per quale ragione del cuore, forse per creare un ponte, più che tra le cose, tra le persone. Sul filo finisce per ritrovare gli affetti importanti e le paure più inaspettate. Sono 175 i metri che separano la biblioteca comunale dal campanile della chiesa diroccata di un grande paese, come se ne vedono tanti in Italia e lui li vuole percorrere attraversando l’aria: “Ecco il viaggio da fare, alzati quando il filo si mischia alla carta del cielo”, riporta la citazione in esergo (Philippe Petit, Trattato di funambolismo). 
C’è da ringraziare Simona Baldelli per questo libro bellissimo, delicato, prezioso, che sa essere anche ironico al momento giusto, per la grande qualità della sua scrittura, per le emozioni che suscita nel lettore e infine, perché no, per la sua bella bibliotecaria, figura che sfugge agli stereotipi più scontati. Evviva. 
Simona Baldelli, scrittrice e drammaturga, ha esordito con un libro di successo, Evelina e le fate finalista al premio Calvino nel 2013, e ha continuato con Il tempo bambinoLa vita a rovescio, L’ultimo spartito di Rossini, Vicolo dell’Immaginario (che avrebbe dovuto presentare qualche mese fa in bct).

Qui il book trailer di Fiaba di Natale

PM