Cosa leggeremo?

APPUNTAMENTI

Storie che aspettano compagni di viaggio Erano appena arrivati da noi, a bctragazzi, pronti ad incontrare tanti amici lettori...e invece sono rimasti soli, nel silenzio assordante della nostra biblioteca chiusa al pubblico. Sono i libri nuovi, le novità che noi bibliotecarie di bctragazzi avevamo scelto per i nostri utenti affezionati. E allora da oggi, per prepararci pian piano al ritorno, ve ne presenteremo alcuni, cominceremo a parlarvene un po', nell'attesa di poterli consegnare presto nelle vostre mani!

Cosa leggeremo?

Data

dal 15 Maggio 2020
al 15 Maggio 2020

Luogo

tweenager
Ci chiamavano le mosche di Davide Calì, illustrazioni di  Maurizio A.C. Quarello, Orecchio Acerbo, 2020

Che cos’è la distopia? La Treccani ci dice: “Previsione, descrizione o rappresentazione di uno stato di cose futuro, con cui ... in aperta polemica con tendenze avvertite nel presente, si prefigurano situazioni, sviluppi, assetti ... altamente negativi”. Insomma ne stiamo vivendo una? La pandemia, in aperta polemica con ciò che ottimisti avvertivamo, ha messo fine alla nostra tranquillità, al nostro benessere, alla nostra fiducia, un po’ cieca, in un futuro migliore del presente. Ma i segni c’erano e gli scrittori, si sa, sono sempre pronti a coglierli. Non a caso la letteratura distopica, per grandi e ragazzi, sta godendo negli ultimi anni di un successo enorme e ha di fatto sostituito la fantascienza nelle preferenze dei giovani lettori affascinati dal futuro, dalla scienza e dai racconti di formazione. Davide Calì e Maurizio A.C. Quarello nel loro albo illustrato “Ci chiamavano le mosche”, uscito nel 2020 per Orecchio Acerbo, ci regalano una storia distopica “da manuale” con tanto di abbigliamento post atomico, paesaggi desertici, ben due lune nel cielo notturno e buffe evoluzioni del mondo animale degne di un quadro di Bosch. La voce narrante è quella di Lizzy, una bambina che passa le sue giornate assieme alle mosche, un gruppo di ragazzi che rovista fino al tramonto tra i rifiuti della montagna chiamata Ararat, cercando merci da scambiare con razioni di cibo e acqua. Nel passato di questo mondo, presumibilmente il nostro, un misterioso lampo blu ha cancellato tutto ciò che c’era prima, lasciando una terra in cui non si riesce a invecchiare o a ingrassare, perché il cibo è marcio e scarseggia assieme all’acqua. Dopo il lampo niente è stato più lo stesso, rimangono solo rovine e detriti, e i ragazzi sanno poco e nulla del passato. Ora è duro sopravvivere e l’unico scopo del gruppo è riuscire a guadagnare soldi per mangiare, ora tutto ha un mercato, anche i rifiuti. In cosa è cambiata questa nuova civiltà? Sembra ancorata al peggio della vecchia, al denaro prima di tutto, allo sfruttamento dei più deboli, e persino alle discriminazioni (i maschi mangiano prima) ma, per fortuna, arriva un ma. Sin dal principio le parole di Calì sono incalzanti, ci rendono protagonisti della narrazione che, partendo dalla descrizione di un presente fermo, ripetitivo e deludente, evolve verso l’avventura che Lizzy stava aspettando perché: “mai avrebbe pensato di avere un giorno una storia da raccontare”. Presto diventiamo anche noi mosche con la voglia di scoprire come finalmente tutto cambierà. E il cambiamento arriva quando i ragazzi trovano nella discarica un oggetto diverso, avvertendo subito che si tratta di qualcosa di prezioso, si chiedono a cosa serva e, naturalmente, quante razioni di cibo e di acqua potranno ricavarne. Comincia così per il gruppo la storia, l’avventura, che vale la pena di raccontare. Nel tentativo di vendere al meglio il misterioso ritrovamento, incontreranno nuovi personaggi e visiteranno luoghi sconosciuti. La loro ricerca è ardua, nessun prezzo offerto sembra mai abbastanza per qualcosa che nessuno conosce ma di cui tutti intuiscono, o forse ricordano, l’enorme valore. Fin quasi all’epilogo il lettore non vede l’oggetto, fa delle ipotesi, immagina, sicuramente intuisce. Quarello, come davanti a uno schermo cinematografico, o a un fumetto, ci conduce sapientemente alla scoperta finale tra ingegnosi cambi di inquadratura e di prospettiva. Si ha veramente l’impressione che tutto scorra, come in un film: ogni illustrazione è diversa dalle altre, passando da stretti primi piani a paesaggi mozzafiato, da sequenze dinamiche a particolari, o personaggi secondari, assurti a protagonisti. La storia si conclude nella grande città di Gran Bazar che pullula di mercanti e di gente bizzarra. Risolutivo sarà l’incontro con Salomone, un uomo illuminato, un sognatore, che immagina di riprendere il corso della vita laddove si è interrotto, e che finalmente gli mostrerà cosa può fare il loro tesoro. Qui il sistema dei valori dei ragazzi entra in crisi, increduli scoprono che c'è qualcosa che vale più del cibo e dei soldi, che si può anche non solo sopravvivere. C’è un alimento diverso di cui l’uomo ha bisogno e Salomone lo coltiva e lo condivide, nella speranza che il mondo cambierà di nuovo, grazie agli uomini, e non solo per le loro colpe. Questa nuova consapevolezza cambierà la loro vita per sempre, renderà il loro futuro pieno di speranza e bellezza, nuovi orizzonti e nuove libertà.

 

Piazza 25 aprile di Pierdomenico Baccalario, con le illustrazioni di Alessandro Sanna, Rizzoli 2020

Per l’anniversario della Liberazione vi presentiamo Piazza 25 aprile,  albo illustrato di rara bellezza che ci ha profondamente coinvolto e emozionato. Riteniamo che la sintonia perfetta tra le immagini e i testi sia particolarmente efficace e ben si presti a raccontare un periodo storico così determinante.
Una piazza, un grande anfiteatro urbano in cui è messa in scena la vita di una comunità in un preciso arco temporale, cruciale per la nostra identità collettiva: dal 1934 al 25 aprile 1945 la grande Storia attraversa la piazza e determina i destini degli individui che la abitano. La voce che racconta è quella di una bambina, che intreccia i fili della sua storia personale con quelli dell’intera nazione: è lei la spettatrice privilegiata degli eventi che condivide in piazza, sin da neonata, con la comunità cittadina e con un albero solitario, testimone silenzioso ma vivo. E' lei che ritroviamo in ogni tavola dell'albo, sempre ben illuminata, come in un teatro, come una stella che brilli di luce propria, grazie alle trovate stilistiche stupefacenti di Alessandro Sanna. Ecco allora che vive i festeggiamenti per la vittoria dei mondiali di calcio del 1934, partecipa alle manifestazioni di protesta contro le Sanzioni della Società delle Nazioni all’Italia, assiste  alle parate celebrative dell’Italia fascista, è testimone delle conseguenze tragiche delle leggi razziali, e poi vede l’entrata in guerra, le prime sconfitte e i caduti, la fame, la guerra civile, infine l’arrivo degli americani, la liberazione, il ritorno alla vita. 
Baccalario e Sanna ci regalano un racconto di grande potenza narrativa di cui, in questo particolare momento, avevamo veramente bisogno. Grazie
 

 

Al museo di Susanna Mattiangeli, con le illustrazioni di Vessela Nikolova, Topipittori, 2020

Come bibliotecarie per ragazzi che da oltre un anno non possono ospitare le classi di scuola, confessiamo di aver provato pura nostalgia nel leggere questo albo, con i musei praticamente chiusi al pubblico e con le uscite didattiche che sembrano un ricordo di felici esperienze passate. Tra i finalisti del Premio Malerba per l'albo illustrato, Al museo è l'ultimo di una trilogia della coppia Susanna Mattiangeli-Vessela Nikolova edita da Topipittori. Dopo In spiaggia e Al mercato, seguiamo qui la piccola protagonista in visita al museo con la sua classe: la narrazione, come sovente succede in un albo illustrato, inizia da subito attraverso le illustrazioni presenti fin dai risguardi, le pagine solitamente bianche che precedono il frontespizio. Vediamo i bimbi in fila alla biglietteria, poi al guardaroba e quindi pronti a seguire la guida nel percorso di visita.
L'albo è un eccezionale viaggio di educazione dello sguardo, di educazione visiva e dell'immaginazione compiuto in una galleria virtuale, fatta di particolari di grandi opere d'arte, nature morte, corpi, volti, mani, sguardi, forme e colori. Le illustrazioni strepitose ci restituiscono tavole di brulicante vita e ci invitano a vivere il museo come luogo magico, come vero organismo vivente pieno di segreti che ci fanno perdere e poi ritrovare. I continui rimandi tra testo e immagini, i giochi di sguardi tra personaggi delle opere d'arte e visitatori, i particolari infiniti che ci aprono nuove  e inaspettate narrazioni, le molte tracce che possiamo seguire, tutto invita a costruire un personale itinerario di visita: ognuno, nel tempo speciale del museo, trova il suo percorso e scopre segreti e misteri a modo suo.
Qui i link al nostro catalogo di tutti i libri di Susanna Mattiangeli.

 

Lupinella : la vita di una lupa nei boschi delle Alpi di  Giuseppe Festa ; illustrazioni di Mariachiara Di Giorgio, Editoriale Scienza, 2018 

e
Ursula : la vita di un'orsa nei boschi d'Italia di Giuseppe Festa ; illustrazioni di Mariachiara Di Giorgio, Editoriale scienza, 2020

Vi presentiamo oggi due storie a cui siamo particolarmente legati, entrambe di Giuseppe Festa, scrittore, musicista e grande esperto di educazione ambientale e di luoghi montani in particolare: si tratta di Lupinella. La vita di una lupa nei boschi delle Alpi, pubblicato nel 2018, e di Ursula. La vita di un'orsa nei boschi d'Italia, uscito invece nel 2020.  I due testi sono editi da Editoriale Scienza, casa editrice nota per curare pubblicazioni che coniugano con efficacia divulgazione e narrazione, scienza e racconto.
Abbiamo potuto vivere l'esperienza emozionante di condividerne la lettura ad alta voce con giovani uditori di 7/8 anni: vi si narrano, in forma di diario, i primi due anni di vita di due cucciole, una lupacchiotta e un'orsetta. In prima persona le due piccole, Lupinella e Ursula per l'appunto,  raccontano le proprie esperienze, dalla nascita in una tana perfetta che le loro mamme hanno sapientemente allestito, alle continue novità che il mondo che le circonda offre ogni giorno: le coccole e le baruffe con i fratellini, gli odori, i sapori, i colori e le abitudini che cambiano a seconda delle stagioni, le peripezie e le astuzie per procurarsi il cibo, gli allenamenti per fiutare i pericoli, insomma tutto il complicato, misterioso, meraviglioso, entusiasmante percorso di crescita di una nuova vita venuta alla luce.
I capitoli, brevi, sono arricchiti da interventi esplicativi dell'esperta - la lupologa e l'orsologa rispettivamente- che chiariscono da un punto di vista scientifico i comportamenti e le abitudini delle piccole protagoniste. In effetti entrambi i testi sono frutto di progetti speciali: il primo è stato realizzato nell'ambito del progetto europeo Life WolfAlps, il secondo  nasce dalla collaborazione con il Museo delle Scienze (Muse) di Trento, istituzione impegnata direttamente nello studio e nella tutela dell'orso bruno.  Entrambi i racconti sono illustrati con particolare maestria da Maria Chiara Di Giorgio: il suo stile realistico ma lirico e poetico al tempo stesso si coniuga con rara perfezione con il registro narrativo del testo e amplifica la partecipazione e l'immedesimazione emotiva dei piccoli lettori. Perfetti per la lettura ad alta voce per le classi di scuola primaria, i due libri, anche grazie ad approfondimenti e a proposte di giochi e attività da realizzare in natura, offrono spunti e riflessioni per varie discipline: scienze, mondo animale, ambiente, ecologia ma anche arte, narrazione, scrittura. Qui il link ai testi di Giuseppe Festa presenti in bct

 

Buchi nel vento. Poesie a passeggio, di Bernard Friot, illustrazioni di Aurelie Guillerey, Lapis Edizioni, Roma, 2020.

Parliamo oggi di poesia, e lo facciamo suggerendovi l'ultimo libro di Bernard Friot , Buchi nel vento. Poesie a passeggio, Lapis Edizioni, illustrazioni di Aurelie Guillerey. Si tratta in realtà di un albo illustrato: lo stile lirico, astratto e grafico delle illustrazioni di Aurélie Guillerey, in cui forme e colori dettano legge, rende visibile e stupefacente il mondo poetico di Bernard Friot. Immagini e parole sono sempre in perfetto dialogo giocoso: i 35 testi che il grande scrittore francese ci regala (36 se consideriamo anche i versi di congedo in ultima pagina), lievi come bolle di sapone, hanno la delicatezza e la grazia proprie dei "mobiles", le sculture che si muovono libere nello spazio sorrette da fili solidi ma quasi invisibili. La leggerezza di questi "buchi nel vento" è, per Friot, l'essenza stessa della poesia come soffio vitale, come spazio esistenziale in cui far sentire emozioni, sensazioni, esperienze. La poesia è il regno della vita interiore, le parole non sono organizzate secondo una logica sequenziale ma nascono, affiorano e si legano per associazioni, per ritmo o per sonorità. Il tema centrale è sicuramente la libertà propria dell'infanzia, la possibilità di immaginare una vita non ancora decisa, un'identità non ancora fissata, in cui nulla è ancora scritto per sempre: la fantasia e la meraviglia sono le vie maestre per andare verso un futuro tutto da costruire, perché "...Io non sono il me che è stato, né quello che sarà. Io non sono. Non ancora". Qui trovate tutti i testi di Bernard Friot presenti in bct.

 

Fuga in soffitta, romanzo di Coline Pierré, Giralangolo, Torino 2019

Fuga in soffitta - Giralangolo - Narrativa - EDT
Un diario, un diario che narra in tempo reale la fuga solitaria di Anouk, quattordicenne atipica, non inserita nel contesto scolastico, per lei territorio fortemente ostile, e con una famiglia su cui pesa, come un grande macigno, l'assenza di una mamma per un lavoro che la tiene a migliaia di chilometri da casa. La notizia che anche per le imminenti vacanze di Natale la mamma non ci sarà, e la ferita per le angherie che le riserva la sua ex amica Marina, spingono Anouk ad un drastica decisione: fuggire. Con grande determinazione esercita il diritto di scappare dalla propria vita quando ci si sente infelici, a costo di far soffrire chi ci sta intorno: "i medici e gli psicologi dovrebbero prescrivere una bella fuga ogni tanto".  Ma anche la sua fuga è atipica: Anouk si nasconde nella soffitta della sua casa, convinta che lì nessuno la cercherà. Organizza con lucidità la propria sopravvivenza, mette in atto strategie efficaci per procurarsi cibo e per riscaldarsi, vive per giorni in una bolla spazio-temporale, sperimentando una sorta di invisibilità, il superpotere per eccellenza che ogni adolescente sognerebbe di avere. La soffitta le regala infatti una prospettiva che nessuna fuga reale le avrebbe concesso: un nuovo punto di vista da cui osservare gli altri. E' da lassù che percepisce le reazioni preoccupate alla sua scomparsa; è da lassù che riscopre un padre più affettuoso e amorevole di quanto pensasse, una sorella minore matura e complice, un'amica adulta stramba e affidabile. Una fuga verso l'interno, nel cuore della sua casa e nel cuore della sua famiglia, in un luogo vicinissimo, vero contrappunto al luogo lontanissimo in cui si è “nascosta” la mamma. Una fuga che, in ogni caso, è un viaggio di crescita e porterà con sé, inevitabilmente, una scia di mutamenti in tutto il microcosmo familiare.
Avventuroso, commovente, appassionante, Fuga in soffitta ci fa innamorare follemente di Anouk e noi non possiamo fare a meno di immaginarla vicino ad altri indimenticabili adolescenti letterari, fuggiti anch'essi verso l'alto: a Cosimo, il barone rampante di Calvino e a Mina, la  meravigliosa creatura di David Almond.  

 

Gallo, Sofia, Il camping della canoa, Sinnos, Roma, 2020

Per Umbrialibri 2020 sarebbe dovuta essere con noi anche Sofia Gallo, versatile scrittrice torinese che non vediamo l'ora di conoscere dal vivo, quando la biblioteca tornerà ad essere luogo di incontri reali. Nell'attesa, per la rubrica Cosa leggeremo?, vogliamo presentarvi il suo ultimo libro, edito da Sinnos e già pronto tra le novità di bcttweenager: Il camping della canoa, racconto illustrato da Francesca Carabelli e pubblicato nella collana ad alta leggibilità Leggimi!, rivolta ai giovani lettori anche alle prime armi. E' la voce in prima persona del piccolo Matteo che ci rende partecipi della sua impazienza per le imminenti vacanze in campeggio da solo col papà, finalmente lontano dai capricci dei fratellini minori. Ma una serie di imprevisti familiari ritarda e complica la partenza: si ritroverà malvolentieri a condividere l'esperienza con la cugina Eleonora, fin troppo estroversa e sempre sicura di sé. Inizialmente assai diffidente, Matteo si lascerà coinvolgere dall'intraprendenza esploratrice della cugina per vivere insieme a lei la magia di una vera, grande avventura! La scrittura fluida e godibile e lo stile realistico e ironico delle illustrazioni ci regalano una lettura piacevolissima e assolutamente da consigliare! Qui trovate tutti i testi di Sofia Gallo presenti in bct. Sempre di Sofia Gallo si possono scaricare gratuitamente da MLOL, Io e Zora, per ragazzi della scuola secondaria di primo grado, e Diritto di volare, per lettori della scuola secondaria di secondo grado.

 

Luogo Comune, Il grande libro delle navi, Sinnos, Roma, 2020

Cari amici, eccoci pronti a ripartire con la nostra rubrica Che cosa leggeremo, per mantenere forte e vivo il legame con i nuovi arrivi, i libri bellissimi di #bcttweenager in attesa di piccoli e grandi lettori. Un viaggio, quindi, che vivremo insieme, e poiché ogni viaggio che si rispetti richiede un mezzo di trasporto, ci pare naturale cominciare da Il grande libro delle navi, albo illustrato edito dalla Sinnos Editrice. L'autore, Luogo Comune, pseudonimo di Jacopo Ghisoni, sarebbe dovuto essere nostro ospite per Umbrialibri, ma la manifestazione, come tutto il resto, e' stata sospesa. Noi lo inviteremo di nuovo, quando tutto sarà passato. Nel frattempo sogniamo a bordo degli oltre cento modelli di imbarcazioni su cui questo straordinario artista ci guida: con uno stile personalissimo, in cui si fondono tecniche proprie della "street art" con quelle dell'illustrazione, Luogo Comune dà vita ad un originale catalogo navale, accurato e nello stesso tempo suggestivo. L'incredibile varietà delle tipologie di imbarcazioni è presentata da tanti punti di vista: navi grandissime e barche piccolissime, navi che trasportano solo cose e altre che fanno viaggiare solo persone, antiche navi a remi o a vela e moderni transatlantici, pescherecci e navi pirata, navi diventate famose nella storia e navi protagoniste di grandi avventure letterarie, barche a forma di casa e chiese galleggianti... Impossibile non trovare il proprio modello preferito: il nostro senza dubbio è la nave Syracusia, progettata da Archimede e dotata addirittura di una grande biblioteca!

 

Cousseau, Alex, La banda del silenzio, Sinnos, Roma, 2019

Se la nostra casa ci sembra troppo stretta, ora che dobbiamo restarci tutto il giorno con l'intera famiglia, proviamo a immaginare come si potrebbe vivere... in una scarpa! E' proprio qui che abita la "banda del silenzio", una famiglia di minuscoli che fanno di tutto per evitare gli insopportabili rumori della casa degli giganti: papà Tom, mamma Bu, zio Jo e il piccolo sergente Pok sono degli "inventa cose", costruiscono incessantemente fantastici marchingegni per sfuggire alla temuta aspirapolvere,  al terribile gorgoglìo del lavandino, all'odioso cane Chester. Tre avventure esilaranti, raccontate con  linguaggio scoppiettante e illustrazioni immaginifiche. Un libro perfetto che aspetta  piccoli lettori anche alle prime armi!

 

Duprat, Guillaume, Nella mente dei mostri, L’ippocampo, Milano, 2019

Dodici storie di mostri, dodici grandi  doppie pagine che narrano il fuori e il dentro dei personaggi mostruosi della letteratura e del mito attraverso il meccanismo delle  finestrelle, stratagemma stupefacente e perfetto per dar forma ai pensieri nascosti, per interrogarsi  sull'interiorità  spesso sorprendente che ogni individuo nasconde in se stesso. A sinistra la storia "ufficiale" presenta le spaventose creature, a destra un'illustrazione  terrificante ce ne restituisce l'immagine. Ma basta sollevare la finestrella ed ecco che scopriamo cosa accade "nella mente del mostro ": l’espressione mostruosa del volto si tramuta inaspettatamente e la storia si racconta da un altro  punto di vista: e allora ci intenerisce lo sguardo in cerca d'amore della creatura del dottor Frankenstein, ci commuovono le piccole lacrime nascoste dietro gli occhi feroci di King kong, ci turba infine la domanda che leggiamo nella mente dell’extra terrestre: e se siamo proprio noi umani i veri mostri? Dello stesso autore potrai trovare a tweenager anche Il libro delle terre immaginate e Universi. Sono libri altrettanto affascinanti, da non perdere!

 

John Hare, Gita sulla luna, Babalibri, Milano 2019

Albo illustrato senza parole, vera e propria "meraviglia muta". La storia assume in questo periodo un significato particolarissimo per diversi motivi, prima di tutto perché ci parla di scuola, anzi di gita scolastica, e questo non può che attirarci incredibilmente, dato che proprio le gite e le uscite didattiche sono state le prime vittime della chiusura….Il piccolo gruppo di allievi, le tute protettive con cui tutti viaggiano, sono elementi che rendono la destinazione "luna" fortemente desiderabile, in un momento in cui siamo presi a immaginare luoghi e mete liberi dal virus. Oggi più che mai la luna è sogno, è desiderio di fuga, è avventura.  Pagina dopo pagina ci sentiamo sempre più solidali con il piccolo (piccola?) protagonista, che rimane solo sulla luna e organizza il suo tempo di attesa abbandonandosi alle magie della creatività e scoprendo così nuovi legami, nuovi contatti,  nuove e inaspettate amicizie....La potenza narrativa delle immagini, i contrasti dei colori e il gioco riuscito di ombra e luce, ci consegnano una storia bellissima, in attesa di amici lettori!


 

Arnold Lobel, Gufo, è ora di dormire, Babalibri, Milano 2019

Questo libro fa parte della nuovissima collana Superbaba, edita dalla casa editrice Babalibri e tutta dedicata ai lettori più giovani: sono volumetti di piccolo formato, alcuni in stampatello maiuscolo e altri in minuscolo, perfetti per cominciare in autonomia l'esperienza entusiasmante della lettura. Gufo è un personaggio di cui ci innamoriamo al primo istante, e diventiamo suoi compagni di viaggio nelle cinque avventure narrate: gufo vive solo nella sua amata casetta, eppure non sembra affato soffrire di solitudine. La sua vita è ricca di esperienze: con dolcezza e candore gufo infatti dialoga col vecchio inverno che bussa alla sua porta, con le misteriose gobbe che compaiono di notte nel suo letto, con la propria malinconia necessaria per gusare il tè di lacrime, con se stesso quando tenta di stare nello stesso momento sia al piano di sotto che al piano di sopra e con la sua amica luna che lo accompagna fino a casa.

 

Antje Damm, Cosa diventeremo? Riflessioni intorno alla natura, Orecchio Acerbo, Roma, 2019

Un libro veramente speciale, che ci aveva colpito fin dalla sua uscita e che, in questo nostro tempo, ha assunto significati inaspettati e ancor più profondi. Il titolo stesso ci stimola e insieme subito di turba: Cosa diventeremo? Riflessioni intorno alla natura, è un libro di sole domande e nessuna risposta. L'autrice fa suo il messaggio di un altro grande scrittore per ragazzi, Jostein Gaarder, secondo cui le domande acute meritano inchini che nessuna risposta può ricevere, perché "una risposta è il tratto di strada che ti sei lasciato alle spalle. Solo una domanda può puntare oltre". In Cosa diventeremo, la meraviglia delle cose del mondo è il punto di partenza della riflessione intorno alla natura, riflessione che subito diviene filosofica: non dimentichiamo che la filosofia occidentale muove i suoi primi passi proprio a partire dall'indagine intorno alla natura, alla ricerca del principio originario di tutte le cose. Qui però ogni pensiero è veicolato con potenza dalle immagini, in un tentativo ben riuscito di dare forma ai concetti, attraverso illustrazioni, in gran parte fotografiche, che a volte sono semplici suggestioni, punti di partenza ed inviti ad ampliare sempre la riflessione. Ecco allora che le domande poste ci invitano ad interrogarci sui grandi temi dell'origine della vita, della biologia, delle scienze naturali, della tecnologia, ma anche dell'ecologia, dell'etica, delle implicazioni morali che ogni nostra scelta comporta , e poi dell'arte, della creatività, della storia, in una visione interdisciplinare del sapere autenticamente filo-sofica. In mano ai bambini, infine, il libro è uno splendido giocattolo narrativo, un dispositivo perfetto che invita a raccontare, ad ampliare, a formulare altre acute domande. Un libro particolare, molteplice, un laboratorio di idee, un vero tesoro che a nostro avviso non dovrebbe mancare nella borsa di un insegnante!