Emozioni d’arte
Storia sentimentale dell'arte: un'educazione alla bellezza, di Flavio Caroli (Solferino, 2023)
Flavio Caroli descrive un viaggio ideale nel mondo dell’arte in un modo del tutto particolare: attraverso lo sguardo del critico d’arte. L'arte in ogni immagine, colore o tratto cattura e trasporta chi la osserva in un mondo sublime dove sono ‘fissate’ le emozioni dell’artista che ha dipinto o forgiato l'opera. Quasi una catarsi delle proprie emozioni. Nel libro uscito per i tipi di Solferino (2023) 'Storia sentimentale dell'arte: un'educazione alla bellezza' Caroli conduce il lettore attraverso un percorso straordinario alla scoperta della bellezza delle opere d’arte. Un viaggio particolare poiché insegna a guardare l'arte attraverso il suo vissuto, le esperienze di quando si è trovato davanti alle opere. Ogni fase della sua vita corrisponde a un dipinto, un artista e una stagione creativa. Il primo incontro con la magia dell'arte avviene a sei anni, complice il regalo di una scatola di pastelli e l'ingenuo tentativo di un ragazzo di imitare La gazza di Monet circondata dalla neve (nella sovraccoperta). Un viaggio attraverso i capolavori d'arte senza tempo che passa dalla maestosa Lezione di Anatomia di Rembrandt fino alle ardite tele di Pollock. Il risultato di questo particolare percorso è una educazione visiva molto speciale. Caroli insegna al lettore-osservatore come una visione a ‘cuore aperto’ possa favorire al meglio le nostre conoscenze attraverso il potere che ha l'arte di comunicare storie e sentimenti. Una educazione al bello, una vera e propria storia d’amore, quella con l’arte, che lo ha appassionato al punto da arrivare a percepirla come una sorta di “sesto senso” mediante la quale sondare e comprendere i sentimenti e le angosce che agitano l’animo umano. Un libro molto particolare perché, pur parlando di arte, non è accompagnato dalle immagini delle opere di cui racconta. Attraverso una narrazione poetica Caroli descrive le opere, le fa immaginare al lettore e ‘vedere col cuore’. Una percezione artistica che, sin dall’incipit, confonde la descrizione di un quadro con i ricordi personali dell’autore.
All’interno la luce era fioca, ma fuori il mondo scintillava: la siepe, il cortile con la rete grigia, disegnata a larghe maglie, dalle tracce lasciate dall’auto di mio padre, gli alberi con i rami appesantiti da stalattiti di ghiaccio. Tutto era, infatti, coperto di neve.
Un consiglio per guardare ogni opera d’arte con uno sguardo molto intimo e personale. Forse solo così coglieremo meglio quello che l’artista voleva comunicare.
Il libro è presente in sala Infodiv alla collocazione DIV 707.CAR.1
"La pittura è una cosa mentale” diceva Leonardo da Vinci. Come sempre aveva ragione lui (Flavio Caroli).
MRC