Giorgio Manganelli (1922-1990)

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Cosa leggere nel centenario della nascita

Giorgio Manganelli (1922-1990)

Giorgio Manganelli, uno dei più grandi scrittori del Novecento italiano, “non assomiglia a nessun altro, è inconfondibile in ogni sua frase, è un inventare inesauribile e irresistibile nel gioco del linguaggio e delle idee”, scrive Italo Calvino. E non è stato solo un “protagonista degli ambienti letterari più sofisticati”. Come “commentatore paradossale di fatti del giorno” è stato continuamente presente sui giornali e sui settimanali riuscendo a “far entrare nel suo gioco il pubblico più vasto” (Italo Calvino, prefazione a "Centuria", di Giorgio Manganelli, Adelphi, 1995).
Diversi libri appena usciti in libreria ne celebrano il centenario della nascita avvenuta il 15 novembre 1922.
Uno di questi è la biografia scritta dalla figlia Lietta, “Giorgio Manganelli. Aspettando che l’inferno cominci a funzionare” (La nave di Teseo) in cui “il protagonista offre un tale miscuglio di stranezze e genialità da far girare la testa”, tra storie della famiglia, di amori, odi, lavoro e patologie psichiche, raccontate con “ironica malinconia” […] “da parte di una figlia che non riesce proprio a detestare suo padre, anche quando ragionevolmente potrebbe, da accrescere la vertigine” (Paolo Di Stefano, La lettura, 6 novembre 2022). 
Nonostante la  complessa e ambivalente personalità (“si dice vigliacco ma lo troviamo eroico partigiano durante la Resistenza… è un fedifrago e un misogino che soffre sinceramente per ogni amore possibile (Alda Merini fu una delle tante), osserva  Paolo Di Stefano (cit.), qualcosa  lega in maniera profonda il padre alla figlia: è la fiaba di San Giorgio e il drago, raccontata dalla parte del drago, che possiamo leggere in “Centuria”, la  magnifica raccolta di brevi “romanzi fiume”. (“Dei draghi non si sa molto, ma in genere i cavalieri ignorano quel poco che se ne conosce”, p. 119, ed. Adelphi. 1995).
L’altro libro da segnalare è “Filologia fantastica. Ipotizzare, Manganelli” (in uscita il 15 novembre per Argolibri) del critico Andrea Cortellessa, uno dei suoi più importanti studiosi. In questo libro “ha raccolto quasi un trentennio di saggi e scritture, nel tentativo di saldare un vero e proprio debito privato con l’autore”: “diciotto saggi ... di pura filologia fantastica che attraversano tutta la produzione di Manganelli a partire dall’esordio”. Un grande omaggio a uno scrittore che rappresenta al massimo grado la tradizione e l’avanguardia del Gruppo 63.

Giorgio Manganelli (1922-1990) fu docente di Letteratura inglese alla Sapienza di Roma, collaborò con la Rai e con le più grandi case editrici italiane.  Scrisse sul Corriere della Sera, fu autore di racconti e di saggi, traduttore e poeta. Tra i tanti suoi libri ricordiamo “La letteratura come menzogna” (1967), “Centuria. Cento piccoli romanzi fiume” (1979), “Dall’inferno” (1985), “Pinocchio. Un libro parallelo”. L’ultimo libro pubblicato è stato “Encomio del tiranno” (1990), ma postumi sono usciti alcuni dei suoi capolavori come “La palude definitiva” ed “Esperimento con l’India”

Per i libri di Giorgio Manganelli posseduti da bct consulta il catalogo .

PM