Han Kang Premio Nobel Letteratura

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La capacità di mettere a nudo la fragilità della vita umana

 Han Kang Premio Nobel Letteratura

La scrittrice sudcoreana Han Kang ha vinto il Premio Nobel per la letteratura 2024. Nella motivazione per il premio si fa riferimento alla “capacità di mettere a nudo in ciascuno dei suoi libri la fragilità della vita umana”, un tema diventato dilagante negli ultimi dieci anni  nel mondo letterario (e non solo). Non è un caso che il premio Strega di quest’anno in Italia sia stato assegnato a un romanzo intitolato L’età fragile. La vegetariana, il libro che ha fatto conoscere Han Kang a livello internazionale e per il quale ha ricevuto il Man Booker International Prize, è stato pubblicato in Corea nel 2007, in Italia nel 2016 edito da Adelphi con la traduzione (dall’edizione inglese) di Milena Zemira Ciccimarra. La protagonista del libro, la giovane Yeong-Hy, procede per rapidi passi dall’abbandono della carne nella sua alimentazione alla scelta vegana, fino al digiuno, lasciando che il suo corpo assorba come fosse un vegetale luce solare e acqua per sopravvivere. Nella sua radicale incomprensibilità, la scelta della donna ricorda, in un certo senso, l’atteggiamento della protagonista del romanzo di Paola Masino, Nascita e morte della massaia (1945), che dorme in un baule e mangia solo croste di pane o quello di Franz Kafka che, in Lettera al padre, contrappone il digiuno alla passione smodata che quest’ultimo nutre per il cibo.  Yeong-hy, che ha alle spalle un’infanzia segnata dagli atteggiamenti violenti di un padre veterano di guerra, si accorge all’improvviso che l’uomo che le sta accanto, suo marito, è del tutto anaffettivo nei suoi confronti. Questa  giovane donna, da sempre servizievole, muta e obbediente tanto da sembrare priva di personalità, deciderà di ribellarsi dolorosamente a cominciare dal suo modo di porsi nei confronti del cibo, opponendosi alle convenzioni che governano il suo mondo. Si concentrerà però sull’unica cosa  su cui ha il coraggio di colpire: il suo corpo, fino a trasformarlo in una dimensione priva di fisicità che riuscirà finalmente a distogliere dallo sguardo altrui.

PM