I cento anni dell’Ulisse di James Joyce

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2 febbraio 1922 – 2 febbraio 2022. Compie un secolo Ulisse. “Un’opera d’arte divina, il più grande capolavoro della narrativa del Novecento” (Vladimir Nabokov)

I cento anni dell’Ulisse di James Joyce

La prima edizione cartacea di Ulisse è del 2 febbraio 1922, lo stesso giorno in cui James Joyce compiva quarant’anni, essendo nato il 2 febbraio 1882. Così aveva voluto l’autore stesso.  Quel giorno “Maurice Darantière, maestro tipografo di Digione, e Sylvia Beach, la proprietaria americana della libreria Shakespeare and Company di Parigi, consegnarono a Joyce due copie dell’Ulisse, con la copertina del colore della bandiera greca” (Hans Walter Gabler, introduzione a Ulisse, Oscar Mondadori, 2000).  
La storia editoriale dell’Ulisse di James Joyce “nel travaglio delle sue prime edizioni” fu molto movimentata. Joyce stesso ha raccontato più volte il suo metodo di appuntare le correzioni su pezzi sparsi di carta che poi dimenticava nei luoghi più improbabili. Il primo stampatore francese - affetto da gravi problemi di vista  - “infilava dentro alla bell’e meglio lettere o parole o interi blocchetti di testo che erano caduti fuori” […]. Erano “gli eroici tempi dei piombi[…]. Scrive d’altra parte Joyce: ‘Un uomo di genio non commette errori. I suoi errori sono intenzionali e sono i portali della scoperta’” (Mario Biondi, nei Prolegomeni alla sua traduzione dell’Ulisse pubblicata da La nave di Teseo nel 2000). 
In bct sono disponibili diverse traduzioni italiane dell’Ulisse: quella di Mario Biondi, sopra citata; quella di Gianni Celati; e di Giulio De Angelis per Mondadori. 
Segnaliamo altre due interessanti traduzioni in commercio: quella di Enrico Terrinoni  per Newton Compton e quella di Livio Crescenzi e Tonina Giuliani per Mattioli 1885. 

PM