Il pane della memoria

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Il ricordo della povertà nella penna di una grande scrittrice

baci sul pane

Siamo in un quartiere popolare di Madrid - uno dei tanti -  particolarmente caro a Almudena Grandes, l’autrice di “I baci sul pane”, per esserci cresciuta e vissuta. Un quartiere il cui mosaico di vicende personali ci rende partecipi della grande crisi economica dopo la guerra civile che ha segnato così radicalmente la Spagna. Tanti i personaggi, ciascuno con il suo carico di problemi, aspettative e preoccupazioni, costretti a fare cose che non vorrebbero. Ciò che unisce tutti, però, è la speranza, la volontà di non cedere alle avversità. La Spagna che negli anni ’60 si sta riprendendo lentamente dalla crisi economica e sociale del dopoguerra si ricompatta attraverso il ricordo e la dignità della povertà e trova la sua dimensione aggregante in ciò che tramanda e in ciò che insegna alle nuove generazioni.

Quando cadeva per terra un pezzo di pane, gli adulti costringevano i bambini a raccoglierlo e a baciarlo prima di rimetterlo nel cestino, tanta era la fame che avevano patito le  famiglie negli anni in cui erano morte tutte quelle persone care le cui storie nessuno voleva più raccontare. Noi che da bambini abbiamo imparato a baciare il pane abbiamo in mente la nostra infanzia e ricordiamo l’eredità di una fame che ormai non conosciamo più…

Per non dimenticare l’importanza del recupero del pane e del riciclo delle cose ancora utilizzabili, si propone questa vecchia ricetta.