Jane e il cibo
Jane Austen nelle collezioni di bct
Nata il 16 dicembre 1775 a Steventon, nell'Hampshire, Jane Austen è stata una delle più acclamate scrittrici del Regno Unito e le sue opere continuano a influenzare generazioni di lettori e scrittori di tutto il mondo. Analizziamo i suoi scritti da un punto di vista particolare. Si possono descrivere i personaggi di un romanzo attraverso cibi e bevande? La risposta è affermativa, ne è testimone la sua produzione letteraria. In ogni opera i gusti, i sapori e l’arte del ricevere sono ingredienti che cesellano i personaggi: Mr. Woodhouse - in Emma - appare ossessionato dal cibo, il Dr. Grant - in Mansfield Park - è essenzialmente riconoscibile grazie al suo fortissimo appetito, e a Marianne - in Ragione e sentimento -, Fanny - in Mansfield Park - e Jane Fairfax - in Emma - capita di rifiutarsi di mangiare nei periodi di profondo sconforto. Il cibo non è mai solo un alimento, ma è il mezzo attraverso cui descrive atteggiamenti e idee. Le storie descrivono situazioni di convivialità, e lo stare insieme è, spesso, legato a contesti in cui si mangia e beve: leggendo i suoi romanzi possiamo immaginare che i personaggi stiano mangiucchiando qualcosa o sorseggiando una fumante tazza di tè. Nel romanzo Emma incontriamo molte di queste occasioni, e le scene più importanti hanno luogo nelle vicinanze di un tavolo imbandito: la cena di Natale dai Weston, per esempio, o ancora la cena a Hartfield (in aprile), o quella organizzata dai Cole (in febbraio), o il ballo alla locanda Crown, durante il quale viene offerta la tradizionale zuppa, con grande delizia di Miss Bates. Leggi tutto
MRC