Leonardo Sciascia, cento anni di uno scrittore eretico

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Nel 1921 nasceva a Racalmuto, provincia di Agrigento, uno dei più grandi scrittori europei

Leonardo Sciascia, cento anni di uno scrittore eretico

Uno degli scrittori più europei del Novecento italiano è nato cento anni fa (l’8 gennaio)  a Racalmuto, un paese sperduto al centro della Sicilia, in provincia di Agrigento. 
E’ da qui che bisogna partire per raccontarlo. Lo scrive Enrico Del Mercato sulle pagine di “Robinson” del 2 gennaio, a proposito di un libro appena uscito di Salvatore Picone e Gigi Restivo, Dalle parti di Leonardo Sciascia (Zolfo editore) che sarà nelle librerie il 14 gennaio.
Racalmuto diventa Regalpetra nelle pagine di uno dei libri denuncia più famosi di Leonardo Sciascia, Le parrocchie di Regalpetra (Laterza 1956, poi ripubblicato da Adelphi).
Oltre ad essere compagna preziosa e protagonista delle sue opere, la sua terra è soprattutto  l’osservatorio da cui guardare il mondo intero. 
Ho cercato di raccontare qualcosa della vita di un paese che amo e spero di aver dato il senso di quanto lontana sia questa vita dalla libertà e dalla giustizia, cioè dalla ragione […] tutti temi che ho poi, in altri libri, variamente svolto”. Così l’autore condensa in poche righe i motivi della sua ispirazione d’impronta illuminista con cui ha dato vita a decine di opere tra romanzi, racconti e saggi, mai allineate alla cultura dominante e scritte in una prosa solo apparentemente semplice, tesa e limpida (la “brevità illuminista” di Voltaire). 
Così anche Gaetano Savatteri, conterraneo di Sciascia, parla di Regalpetra: 
E’ fatica persa cercare Regalpetra  sulle carte geografiche. Non c’è. Si trova solo negli atlanti dei luoghi immaginari. Esiste Racalmuto, invece. Al trentasettesimo parallelo, sull’altipiano zolfifero, in provincia di Agrigento, il paese comunque appartiene al territorio della letteratura. Qui è nato Leonardo Sciascia: da Racalmuto ricavò metafora  della Sicilia, dell’Italia intera. Metafora dei nazionali difetti, più spesso. […] Il suo funerale [il 20 novembre 1989] a Racalmuto celebrò la scomparsa di un intellettuale scabro e scomodo nelle lettere italiane, aprì allo stesso tempo una stagione nuova e terribile per il paese dove veniva sepolto. Stagione di morti  lutti violenze. La coincidenza, del tutto casuale, assumeva così un valore simbolico”.
 I ragazzi di Regalpetra (Melampo 2016).

Per le opere di Leonardo Sciascia in bct vedi la bibliografia

PM