Il teatro di Gigi

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Gigi Proietti, di Claudio Pallottini (Carrocci, 2023)

Il teatro di Gigi

Nel libro di Claudio Pallottini - per molti Spartaco, in riferimento alla sua interpretazione teatrale ne ‘La Signora delle Camelie', -  il lettore e i moltissimi estimatori dell’artista romano conosceranno il mattatore attraverso l’omaggio più profondo e riconoscente che un allievo possa fare al Maestro: con l’anima. 
Gigi Proietti ha vissuto una vita sulla scena: teatro, televisione e cinema. Gigi Proietti. Insegnamenti e chiacchiere sul teatro, sull'attore e su altre amenità (Carrocci, 2023) è una conversazione a più voci (familiari compresi) in cui emerge tutto il suo amore per il teatro e per il mestiere dell'attore, fatto di gioie e soddisfazioni ma anche di dolori, frustrazioni e sofferenze.
Ma scusa, perché te lo dovrebbero togliere? [il riferimento è al famoso teatro Globe a Villa Borghese] Incassa, piace, ne parlano tutti bene, è sempre pieno di giovani... - Mi replica con un sorriso, quasi un ghigno amaro: - Per tutti i motivi che hai appena elencato: in Italia quando una cosa funziona, o te la chiudono o te la levano - (a pagina 102 del libro).
Pallottini, attore, sceneggiatore, drammaturgo e scrittore, diplomato al Laboratorio di Proietti per il quale ha recitato e scritto testi e commedie, attraverso il suo scritto fa venir fuori in mille racconti tutta l'ironia, l' aneddotica comica e la risata inconfondibile del Maestro. Conosciamo la sua capacità di insegnare ai futuri attori e attrici come dire una battuta e come far arrivare al pubblico un pensiero anche profondo, ma con la leggerezza di chi è un grande del palcoscenico.Tra i tanti insegnamenti lasciati ai suoi allievi teatranti, un indimenticabile Lavorate divertendovi. Molti gli attori formati al Laboratorio: Flavio Insinna, Gianluca Guidi, Massimo Wertmuller, Gianfranco Jannuzzo, Enrico Brignano, Chiara Noschese, Rodolfo Laganà, Francesca Nunzi, Gabriele Cirilli solo per citarne alcuni. Il libro, consigliato a chi ha amato il grande artista, ma anche a chi non ha avuto la fortuna di conoscerlo, fa parte delle raccolte di sala Cinefonoteca alla collocazione DIV 792.092.PRO.PAL.1
Ma perché l'attore è un'artista?- Sorrido: se c'è una cosa che ho sempre apprezzato di Proietti, che fa la differenza con tanti altri attori, è la sua idiosincrasia per il termine artista, il suo rifiuto per un ruolo che per pudore non vuole gli si attribuisca (a pagina 131 del libro). Il primo incontro tra Proietti e Pallottini lo leggiamo a pagina centosessantaquattro: - 1979. Mio zio ha comprato i biglietti per andare a vedere Gigi Proietti che recitava La commedia di Gaetanaccio al Brancaccio […] Quando entriamo, per me e per i miei fratelli è la prima volta che mettiamo piede in un teatro, quando usciamo, sappiamo la metà delle battute a memoria e quelle che non sappiamo le inventiamo. Quando entriamo, solo mia madre e mio zio sanno chi è Gigi Proietti, quando usciamo è quello che vorremmo fare tutti noi ragazzini da grandi.  - Gli attori? -  No, Gigi Proietti. 
MRC