La gioia

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Non ti manchi mai la gioia, di Vito Mancuso (Garzanti 2023)

La gioia

Il libro del teologo e filosofo Vito Mancuso Non ti manchi mai la gioia’ (Garzanti 2023) è un piccolo saggio di filosofia della liberazione in cui quest’ultima è intesa come emancipazione dalle trappole dell’esistenza. A quanti di noi è successo di sentirsi in trappola, imprigionato nelle trame degli eventi della vita? Oppure quante volte viviamo una situazione di apatia, di stallo da cui non riusciamo più a venir fuori? La letteratura ci insegna che da sempre siamo in lotta con questa sensazione d’impotenza, ciò che è cambiato è solo il nostro modo di reagire. Se in passato cercavamo una via di fuga nella religione, oggi la troviamo in una nuova fede che celebra il culto dell’Io. L’inganno, però, è dietro l’angolo, perché nel credere soltanto in sé il narcisismo non fa altro che aggravare la propria prigionia. […]. Seguendo un cammino di piccoli ma costanti passi liberatori, scopriamo così che il destino di ciascuno si gioca nel mondo che portiamo dentro: perché se noi siamo la trappola, siamo anche il nostro liberatore.  Approdando a questa consapevolezza saremo in grado di trovare equilibrio e generare limpida energia mentale, il più efficace strumento per la serenità e per la sorgente della gioia (nella sovraccoperta).
Mancuso è convinto che sentirsi intrappolati sia la condizione fondamentale dell’essere umano pensante, un essere che non pensa a sé stesso ma pensa sé stesso, nella propria radicale solitaria singolarità (a pagina 14 del libro). Solo nella solitudine sale dal profondo una voce che ti dice: sei in trappola perché, con l’onestà intellettuale del pensiero, esperiamo tutti gli ambiti della vita di cui non possiamo fare a meno, ma che ci tolgono contemporaneamente la libertà. 
Descrive le cinque trappole sociali del nostro tempo: la democrazia formale contro la democrazia sostanziale che porta al disprezzo per il bene comune e per la cura dei valori civili; l’economia contro l’ecologia, dimenticando il rispetto per l’ambiente; l’identità contro l’accoglienza che si esprime nel sovranismo; la tecnologia contro la coscienza che guarda agli esseri umani solo come operativi efficienti, performativi; la sicurezza contro la pace perché il possesso e l’uso delle armi non fanno che esprimere la guerra di tutti contro tutti. 
Stiamo perdendo il fondamento della societas e della convivenza umana su questo pianeta. 
Ma cosa significa pensare? Mancuso è molto chiaro nell’affermare che non significa avere informazioni, conoscenze, contenuti, opinioni. Pensare è dirigere. Il pensiero è la struttura in base a cui un essere umano si muove nel mondo e compie o non compie delle azioni: sceglie chi incontrare [… ] di cosa nutrire la sua psiche [… ] il suo spirito […] come parlare (a pagina 25 del libro). Un saggio che offre mille spunti di riflessione che potete trovare tra le raccolte della sala Infodiv. alla collocazione DIV 128.4.MAN.2. Tali riflessioni dicono che siamo sulla strada giusta ogni volta che la gioia fa capolino nelle nostre esistenze. Quando giunge come ospite inatteso, non abbiamo dubbi: ‘sbocciano’ le persone, fiorisce la vita. 
MRC