Addio a Francesco Recami e alla sua “comicità sfumata al nero”

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Leggerissimeletture ricorda lo scrittore scomparso il 9 ottobre

Addio a Francesco Recami  e alla sua “comicità sfumata al nero”

E’ venuto a mancare il 9 ottobre lo scrittore fiorentino Francesco Recami. Era  in libreria da appena un mese  il suo ultimo libro di racconti Il mostro del Casoretto. 
Dopo aver esordito con Mondadori aveva scoperto il successo con Sellerio. Il suo ingresso “avventuroso” nella casa editrice palermitana – a quindici anni dall’invio del primo romanzo, per un disguido postale - lo aveva raccontato lui stesso in un gustoso episodio nel libro La memoria di Elvira (naturalmente Elvira Sellerio)  nel 50° anno dalla fondazione. Era riuscito a diventare uno dei nomi di punta della “banda gialla” Sellerio, insieme ad altri due toscani come Giampaolo Simi e Marco Malvaldi e al milanese Alessandro Robecchi.  
Aveva un gusto particolare per le parodie del giallo, con pochi omicidi e tanta ironia. Detestava i luoghi comuni e si divertiva invece a  raccontare i difetti dei suoi personaggi, specchio di  tutti i tic degli italiani. Con il  suo tono ironico, qualche volta grottesco e amaro, non ha fatto sconti a nessuno, dando sempre l’impressione di mettersi  sullo stesso  piano dei suoi personaggi. Nei romanzi Prenditi cura di me (2010) o ne L’errore di Platini (2006), era apparso addirittura spietato.
Nei libri di Recami c’è sempre “una spolverata di cinismo, un pizzico abbondante di perfidia, una macinata di comicità sfumata al nero”, aveva detto Santo Piazzese, anche lui scrittore Sellerio. Qualcun altro ha detto che Recami era “cattivo come Monicelli”. Come il grande regista, anche Recami ha saputo raccontare i difetti più innocui, quelli ad esempio dei narcisisti che partecipano a un gruppo di lettura, con la stessa “leggerezza” con cui ha descritto le ossessioni e le fissazioni più tragiche. Per i suoi racconti Piccola enciclopedia delle ossessioni aveva vinto il premio Chiara nel 2015.
E poi c’è la sua casa di ringhiera. Il piccolo mondo che racconta l’Italia di oggi, che scivola nel degrado civile e morale. Sono case milanesi che ricordano le abitazioni torinesi con i cortili di Margherita Oggero dove tutti si conoscono e sono costretti ad incontrarsi e ad ascoltare ogni parola dei vicini attraverso le pareti sottili: “un ambiente che produce da solo misfatti, come una personificazione della cattiva coscienza collettiva di chi ci vive” (da Il mostro del Casoretto).
Qui abita Amedeo Consonni, il tappezziere che finisce in mezzo ai casi più ingarbugliati, non necessariamente omicidi. Un antieroe, spesso testimone involontario, qualche volta ficcanaso imprudente, appassionato collezionista di cronaca nera. 
Francesco Recami è stato due volte ospite di bct con Il segreto di Angela e, insieme a Giampaolo Simi, nell’edizione Umbrialibri del 2019 per il 50° anniversario della casa editrice Sellerio. 
I suoi libri sono disponibili in bct
PFM