Raccontiamoci con i ragazzi del Liceo Angeloni di Terni
Presentazione on line del libro Raccontiamoci: diario di un anno scolastico dei ragazzi del Liceo Francesco Angeloni di Terni
L'evento si sarebbe dovuto svolgere 'dal vivo' in bct, dove comunque vi aspettiamo con gioia non appena le circostanze lo permetteranno, ma per il momento siamo lieti di comunicare che sabato 30 maggio alle ore 11 il Liceo Francesco Angeloni di Terni presenterà, in una iniziativa on line, il libro: Raccontiamoci. Diari di un anno scolastico dei ragazzi del Liceo Angeloni a cura della prof. Manola Conti.
Sarà possibile seguire l'evento in diretta streaming a partire dalle ore 11 da questo link
Qui di seguito l'introduzione a cura di Gaetano Mollo, docente di Pedagogia generale e Pedagogia sociale presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università egli Studi di Perugia.
"Viviamo in un'epoca di sordità affettiva, tale che non ci si ascolti a vicenda, quasi tutti freneticamente a rincorrere i propri impegni e a utilizzare a proprio piacimento il tempo libero.
Concentrati sullo smartphone molte volte non ci accorgiamo della presenza dell'altro. Il non ascolto nasconde spesso la paura reciproca, il timore di aprirsi e di compromettersi, istituendo rapporti inpegnativi, dove i propri sentimenti possano uscire allo scoperto e misurarsi con le situazioni e con le persone.
Questo libro di Manona Conti ci prospetta tutte quelle condizioni per la scuola accogliente, dove l'insegnamento sia al servizio di un apprendimento non solo cognitivo ma anche emotivo e sociale.
Tutto ciò che attraverso un ascolto attivo e sincero, empatico e accogliente, base per un dialogo autentico e una conversazione produttiva.
Per questo, insieme ad un'articolata e puntuale appendice didattica, ci offre la possibilità di ascoltare la voce degli studenti: interessi, esigenze, preoccupazioni, aneliti e speranze.
Dagli scritti di questi ragazzi/e del Liceo Francesco Angeloni di Terni si può ascoltare la voce di chi ha l'opportunità di presentare la propria identità, rivendicare il bisogno di riconoscimento e considerazione, chiarirsi il personale progetto di vita. Una scuola formativa - che sia impostata sul cooperative learning e sul problem solving, come privilegiate modalità di apprendimento e non semplici tecniche - è chiamata a istituire genuini climi comunicativi, dove possa costituirsi quella cittadinanza attiva e quella relazionalità collaborativa, condizioni per un'autentica e partecipata vita democratica."