Storie disegnate di GIULIA ARGNANI

APPUNTAMENTI

Fumetti e graphic novel consigliati da un'autrice di fumetti

Data

dal 10 Luglio 2020
al 10 Luglio 2020

Luogo

whynot

Conosciamo meglio la nostra esperta di fumetti e graphic novel: l'autrice di fumetti Giulia Argnani,  grazie a un'intervista rilasciata per il blog "fuori dalla rete".

#duechiacchiere con Giulia Argnani

 

Vi proponiamo con piacere questa intervista a Giulia, realizzata da Thomas Govoni per Renape, in occasione del cinquantenario della morte di Janis Joplin.

Giulia Argnani, già gradita ospite di bct, che potete conoscere meglio attraverso il suo sito http://lamatitadigiulia.blogspot.com/, ci racconta le sue due ultime storie a fumetti, due storie che parlano di musica e relazioni interpersonali:

Janis Joplin. Piece of my heart e Up all night, entrambi per le Edizioni BD.

 

Giulia Argnani ci parla di un vero e proprio romanzo di formazione a fumetti. Scopriamolo insieme a lei.

Blankets di Craig Thompson

 

Giulia Argnani ci propone un graphic novel destinato ai più grandi (oltre i 15 anni).

La generazione di Flavia Bioni, Bao Publishing

Fuggire da Milano e tornare da dove è fuggito esattamente tre anni prima. Pochi soldi e nessun piano per il futuro se non quello di rifugiarsi dalla nonna, sapendo che il babbo non se lo riprenderebbe mai. E' con questo pensiero che inizia il viaggio di Matteo, 22 anni, deluso dalla grande città che gli ha fatto conoscere l'amore. Ed è l'istinto a riportarlo alle origini nella speranza di ritrovarsi “a casa”. Il prezzo? affrontare le cose lasciate in sospeso. Ad attenderlo, però, trova oltre alla nonna, un corollario di figure inaspettate composto dalle tre zie, la badante polacca, l'infermiere e la cugina incinta che aprono uno scenario completamente diverso da come se lo era immaginato! Impara subito che ci sono regole ben precise e che ognuno deve fare la sua parte, rifugiati compresi. Se pensa di aver scambiato quel posto per un albergo ha sbagliato di grosso! Inizia così questa improbabile collaborazione tra generazioni diverse che crea inevitabilmente incomprensioni, ma anche tanti momenti di incontro che, pian piano, fanno sentire Matteo meno solo. Si riappropria di un luogo e di un ambiante che gli appartengono più di quanto crede capendo che ognuno, a suo modo, deve fare i conti con se stesso, compreso lui. Non è, quindi, più possibile rimandare l'appuntamento con le cose, è arrivato, una volta per tutte, il momento di affrontarle. di Giulia Argnani

 

Cinzia di Leo Ortolani, Milano, Bao, 2018

Chi è Cinzia? Partiamo col dire che il suo creatore, Leo Ortolani, le ha dato vita vent'anni fa all'interno della famosissima saga di Rat-Man dove fa la sua comparsa prima come Paul il postino e poi come Cinzia, ovvero la donna che Paul da sempre aspirava a diventare senza riuscire, però, ad esserlo del tutto (ci sono sempre quei 30 cm di troppo…) Cinzia vive il suo essere transessuale con sicurezza e disinvoltura, in una città frenetica dalla suggestioni newyorkesi, alla ricerca di tutte le cose, grandi e piccole che fanno parte della vita di tutti noi, compreso un lavoro e soprattutto l’amore. Ma ci sbatte in faccia, fin dalle prime pagine, quanto questa stessa disinvoltura e sicurezza non appartengano al resto dell’umanità che le gravita attorno, fatta eccezione per Tamara, la sua coinquilina alle prese con lo stesso problema: essere identificata dalla società come una macchia. Scura. Brutta. Da eliminare. In un mondo che vede solo in bianco e nero, non c’è spazio per tutte le sfumature di Cinzia che deve per forza rientrare in canoni predefiniti per essere anche solo considerata. O uomo o donna. Lei stessa si trova a fare un passo indietro, a rimettere i panni di Paul, unicamente per farsi assumere nello stesso posto dove lavora Thomas del quale si è perdutamente innamorata. Nonostante lei sappia benissimo chi sia, il mondo la mette alla prova, le chiede di adeguarsi di nuovo agli stereotipi che ha dovuto combattere per determinare se stessa, ma che non la mollano, che le stanno addosso con la costante illusione di felicità. Raccontata con l’intelligente ironia che contraddistingue Ortolani, tagliente ma mai offensiva, questa è molto più di una storia sulla transessualità e sugli stereotipi, è qualcosa che riguarda tutti noi, qualcosa che ha a che fare con il diritto ad essere autenticamente sé stessi, con il coraggio e l’onestà che servono per dichiararlo e non rinnegarlo mai perché non esiste un prezzo più alto da pagare che vivere una vita che non ti appartiene.