Scrittrici e detective

Leggerissimeletture

Il giallo non è più solo roba da uomini

Scrittrici e detective

“Le donne affondano le unghie nella paura che domina i nostri tempi” (Marina Fabbri, direttrice di Noir in festival) rendendo il giallo un genere non più esclusivo appannaggio dell’universo maschile.
Scrittrici e detective sono sul punto di diventare più numerose dei loro colleghi maschi, creano personaggi di carta, detective, spesso anche loro al femminile, che diventano immancabilmente protagonisti di serie televisive di successo.
I loro punti di riferimento a livello mondiale sono: per il giallo scandinavo Mai Sjowall, per quello classico, inglese, Agatha Christie, P.D. James, Daphne du Maurier, e ancora Patricia Highsmith, Louise Penny,  Fred Vargas (che usa uno pseudonimo maschile ma è una donna), Alicia Gimenez-Bartlett.
Le autrici italiane sono arrivate tardi a scoprire la scrittura di genere, penalizzate dall’invasiva propaganda che nella prima metà del Novecento le relegava a ruoli di moglie e madre e dalla cattiva fama del giallo, a lungo considerato un sottogenere.
Ecco i nomi di una serie di autrici italiane che si sono dedicate alla scrittura in giallo:  alcune hanno iniziato a pubblicare negli ultimi decenni del secolo scorso, altre hanno esordito negli anni Duemila. In parte le conosciamo  perché sono state nostre ospiti in bct e perché abbiamo in catalogo i loro libri. Scopriremo le altre  con i prossimi acquisti della sala Leggerissimo:
Margherita Oggero ha creato il personaggio della professoressa Baudino portata in tv da Veronica Pivetti (è in preparazione una nuova serie) e ha pubblicato nel 2021 Il gioco delle ultime volte.
Antonella Lattanzi, autrice di Questo giorno che incombe (Harper Collins) “indaga sui lati oscuri della maternità e del matrimonio” (F. Musolino) in una Roma claustrofobica.
Cristina Cassar Scalia, siciliana di Noto, abita a Catania, ha esordito con grande successo con Sabbia nera (2019) creando la detective Vanina Guarasi  (La logica della lampara, La salita dei Saponari, L’uomo del Porto). E’ considerata una delle eredi di Andrea Camilleri
Gabriella Genisi è la creatrice di Lolita Lobosco, vicequestore che non lascia mai i tacchi a spillo, diventata serie tv con Luisa Ranieri. E’ in libreria con La regola di Santa Croce (Rizzoli) e una nuova detective, Chicca Croce.
Ilaria Tuti, friulana di Gemona, ha esordito nel 2018 con Fiori sopra l’inferno creando il personaggio della commissaria sessantenne Teresa Battaglia. Alla stessa serie appartengono Ninfa dormiente (2019), Luce della notte (2021), Figlia della cenere (2021). E’ stata più volte finalista al premio Scerbanenco.
Francesca Serafini, autrice di Tre madri (La nave di Teseo). La sua detective Lisa Mancini dopo un’esperienza a Lione va a dirigere il commissariato di Montezenta in Romagna in cui pensa di annoiarsi. Si troverà invece implicata in complicate indagini.
Rosa Teruzzi, autrice di La memoria del lago (Sonzogno), finalista al Premio Nebbiagialla 2021 per la letteratura noir e poliziesca. Ambientato sul lago di Como ha come protagonista una  fioraia milanese che decide di abbandonare i suoi bouquet matrimoniali per improvvisarsi detective.
Rosa Mogliasso vive a Torino; è autrice di L’assassino qualcosa lascia (Premio Bancarella 2009), L’amore si nutre d’amore (finalista premio Scerbanenco), Bella era bella, morta era morta (2015).
Alessandra Carnevali, nata a Orvieto, blogger e autrice della serie del commissario Calligaris (Uno strano caso per il commissario Calligaris, Il giallo di villa Ravelli, Il giallo di palazzo Corsetti, Le indagini del commissario Calligaris, Delitto in alto mare, Il mistero del cadavere nella valigia)
Alice Basso, nata a Milano ma torinese di adozione, che ha creato il personaggio di Vani Sarca, ghostwriter appassionata di gialli che finisce per trovarsi implicata nelle indagini di polizia (la nostra immagine è tratta dalla copertina del suo libro Un caso speciale per la ghostwriter).

PM