Un ritorno fortunato: Olive, ancora lei

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Nell'ultimo libro di Elisabeth Strout, il sequel di Olive Kitteridge

Un ritorno fortunato: Olive, ancora lei

Nel primo pomeriggio di un sabato di giugno, Jack Kennison inforcò gli occhiali da sole, salì sulla sua decappottabile aperta, si fece passare la cintura di sicurezza sulla grossa pancia e partì alla volta di Portland, a quasi un’ora di macchina, pur di non incontrare Olive Kitteridge lì nell’alimentari di Crosby nel Maine. 

Comincia così l’ultimo libro di Elisabeth StroutOlive, ancora lei, pubblicato da Einaudi il 10 marzo scorso, con la traduzione di Susanna Basso. E’ il sequel ambizioso di Olive Kitteridge, il romanzo corale fatto di racconti, ognuno interconnesso agli altri, con cui l’autrice ha vinto il premio Pulitzer dodici anni fa e da cui è stata ricavata una serie tv, prodotta dalla Hbo, con  Francis Mc Dormand e Bill Murray. 

Quello di Olive è un personaggio ingombrante in cui è difficile sulle prime riconoscersi. Insegnante di matematica in pensione, vedova di Henry, scialbo farmacista della cittadina fittizia di Crosby nel Maine, un figlio “distante” in tutti i sensi, per tanti è ormai una “vecchia ciabatta” che non fa nulla per risultare simpatica. Tuttavia, alcuni tratti del suo carattere, sensibilità mista a intelligenza, le consentono di brillare nelle storie “minuscole e grandiose” che coinvolgono la cittadina di provincia fino a diventare un personaggio indimenticabile.

Cosa leggere di Elizabeth Strout in italiano? L’autrice ha pubblicato per Fazi editore: Amy e Isabelle, Resta con me, I ragazzi Burgess, Olive Kitteridge. 

Da Einaudi sono usciti: Mi chiamo Lucy Barton,Tutto è possibile. 

Per rimanere immersi nell’atmosfera della provincia americana, da non perdere un classico come Racconti dell’Ohio di Sherwood Anderson, Newton Compton 1976.

PM