Young movies

APPUNTAMENTI

recensioni di film a cura dei bibliotecari della sala Whynot

Young movies

Data

dal 09 Marzo 2021
al 09 Marzo 2021

Luogo

whynot

Stand by me: ricordo di un'estate, diretto da Rob Reiner,Milano, Sony Pictures home entertainment, 2007

Se a metà degli anni Ottanta, precisamente nel 1986, un regista qualsiasi avesse deciso di girare un film basato su un soggetto del maestro Stephen King, pubblico e critica non avrebbero potuto che aspettarsi un horror o un thriller mozzafiato. A superare l’equazione Stephen King = Terrore ci pensò Rob Reiner, che riadattò cinematograficamente un racconto questa volta drammatico e avventuroso di King, contenuto nella raccolta Stagioni Diverse (Different Seasons) del 1982, nello specifico Il Corpo (The Body), partorendo Stand by Me – Ricordo di un’Estate: un ritratto dolce e malinconico da riscoprire, un racconto di formazione sul passaggio dall’adolescenza ad una consapevolezza di se stessi che si potrebbe definire maturità, e soprattutto di amicizia. Quel tipo di amicizia che si può avere solo a 12 anni, come recitano le battute finali del film. L’opera di Rob Reiner è un manifesto indelebile dei rimpianti giovanili e di un tempo che non ritornerà più, ma anche una dicotomia perfetta tra la spensieratezza dell’infanzia e le terrificanti realtà del mondo adulto. Il regista compie, come detto, l’impresa di accantonare l’elemento caratterizzante la tematica di base di King, ovvero l’orrore, per concentrarsi su un altro tipo di paura, quella di cui tutti soffriamo nel momento in cui diveniamo adulti: la paura di un tempo passato, di un’infanzia perduta, di un’allegria e di una serenità che non torneranno più. Stand by Me però veleggia controcorrente rispetto alla semplice malinconia per le cose perdute. I quattro amici protagonisti, finalmente liberi dalla paura, terminano il loro viaggio superando numerose vicissitudini e affrontando a muso duro le problematiche della vita, arrivando ad una meta ben precisa, la maturità. Alla fine dell’avventura, il narratore afferma che a quel punto ”Sapevamo esattamente chi eravamo ed esattamente dove stavamo andando” .Il film è da poco reperibile anche nella sala Whynot – Giovani adulti, di cui è praticamente un simbolo.

 

Una Giusta Causa, un film di  Mimi Leder, Milano, Eagle Pictures, 2018

Una giusta causa racconta la storia di Ruth Bader Ginsburg, una delle sole quattro donne che riuscì ad entrare a far parte della Corte Suprema degli Stati Uniti. Al centro, la sua lotta per la difesa dei diritti delle donne che la portò a diventare un simbolo di giustizia, uguaglianza e verità. Oltre ad essere una grande lezione di progresso, il film ha come  grande caratteristica una straordinaria attualità di contenuti, basti pensare ai recenti movimenti come Me Too e Time’s Up. Sulla linea della narrazione biografica, in cui risaltano tutte le difficoltà affrontate dalla protagonista in quanto donna, come ad esempio quelle per l’ammissione alla facoltà di legge dell’università di Harvard, nonostante i voti altissimi e il grande talento (nell’anno in cui fu ammessa furono ammesse solo 9 donne) o le difficoltà che seguiranno nel cercare di essere assunta da uno studio legale sempre perché donna, il film si concentra in particolare sul primo caso di discriminazione sessuale che la Ginsburg ha dibattuto nei primi anni Settanta. Questo caso oltre a permetterle di esercitare finalmente la professione di avvocato, le fece scrivere una pagina importante nella storia della parità dei sessi, di cui è rimasta un’icona immortale.

 Ruth Bader Ginsburg, 1933-2020

 

Les Choristes - I Ragazzi del Coro, un film di Christophe Barratier, Roma, Filmauro home video, 2005

Il film, ambientato in un rigido collegio degli anni quaranta frequentato da ragazzi difficili, è una versione toccante e verosimile del complesso intreccio di emozioni e rapporti che si instaurano in una scuola. Tanti i temi affrontati: bullismo, rapporto tra insegnanti e studenti, timidezza e riconoscimento del valore di ogni singola personalità, fino alla necessità di un’educazione non coercitiva e punitiva per contribuire al sano sviluppo dei ragazzi e alla loro vita futura. Per quanto riguarda il bullismo, il film ha la straordinaria capacità di far comprendere ai più giovani, ma anche ai meno giovani, che esso nasce non da puro sadismo verso gli altri, ma in seguito a traumi e difficoltà incontrati precedentemente nel percorso di crescita. Altro insegnamento prezioso è il valore del rapporto tra insegnanti e studenti affinché si possa costruire una classe in cui regni armonia e fiducia reciproca, che aiutano a  generare un buon rendimento scolastico e una gratificazione non solo per chi studia ma anche per chi insegna. Il film ha ottenuto due candidature agli Oscar, una candidatura ai  Golden Globes e una candidatura al Festival di Giffoni.  Qui il trailer ufficiale.

 

Il campione, un film di Leonardo D'Agostini, con Stefano Accorsi, Andrea Carpenzano,  Rai Cinema, 01 Distribution, 2019.

Sport  e crescita, successo e solitudine sono i temi centrali di questo film. Di pellicole italiane che  raccontano lo sport non ce ne sono molte, soprattutto se lo sport in questione è il gioco più amato nel nostro paese, ovvero il calcio. Pregio del film è la narrazione realistica dell’universo dorato che circonda questo sport, sia dal punto di vista rappresentativo che dal punto di vista del giro di affari che lo circonda. Più che sul gioco in sé, infatti, il film mira a raccontare quella che è l’industria del calcio che può distruggere un giovane talento privo di punti di riferimento. Ed è in questo universo che  si muovono i protagonisti: un giovane calciatore che trova nuovi valori in cui riconoscersi e un professore che recupera il se stesso che aveva abbandonato. Dal più indisciplinato degli allievi e dal più demotivato dei professori nascerà una di quelle amicizie vere che cambierà  la vita di entrambi. Quindi un film sullo sport ma principalmente un film di formazione, che mira a rivalutare l’educazione e i valori di un tempo cancellati nella società odierna, fatta di consumismo e apparenza. Qui il trailer ufficiale.