Storia
1 marzo 1885: apre al pubblico la biblioteca comunale di Terni
A Terni si parlava di biblioteca già dal 1773 quando fu proposta alla città la preziosa libreria del cardinale Saverio Canale, trattativa destinata, purtroppo, a fallire.
Nel 1845, nel tentativo di porre rimedio a quel fallimento il Consiglio Comunale istituiva una biblioteca pubblica con lo stanziamento di 50 scudi annui per l’incremento librario, l’acquisto di alcune collezioni private, l’assunzione di un bibliotecario e l’utilizzo di alcuni locali del Liceo Ginnasio. Nel 1858, però, la biblioteca risultava, di fatto, ancora chiusa nonostante si fosse costituito un primo nucleo librario con l’acquisto di alcune collezioni private di eruditi locali quali Luigi Nobili, Luigi Capocci, Luigi Marchetti e Ludovico Silvestri.
Solo nel 1867 si tornerà a parlare di biblioteca: l’occasione venne offerta dall’autorizzazione ministeriale riguardo l’incameramento dei beni librari delle soppresse congregazioni religiose. La risposta affermativa alla domanda del Comune di Terni dette nuovo impulso all’idea di biblioteca che il consiglio comunale deliberò definitivamente destinandogli una nuova sede all’interno del fabbricato del convento di Santa Lucia, oggi scomparso a causa dei bombardamenti bellici. L’operazione di confisca dei beni si protrasse fin oltre il 1870, ma la biblioteca non aprì al pubblico fino al primo marzo del 1885 con il primo storico bibliotecario: l’erudito Ettore Sconocchia.
Successivamente, il nucleo iniziale di volumi che costituiva il suo patrimonio si incrementò con acquisti e donazioni sino a raggiungere i circa 35.000 volumi nella sede di palazzo Carrara, dove fu trasferita nel 1933 e dove è rimasta fino al 2004.
Importanti donazioni si sono aggiunte in questi anni e tra queste: Donazione Frateili (fondo di letteratura e saggistica di circa 5.000 volumi), Donazione Passavanti (fondo prevalentemente di carattere giuridico e storico di circa 6.000 volumi), Donazione Secci, inizialmente composta dai volumi appartenenti a Sergio e successivamente ampliata con i volumi della Fondazione.
Dal gennaio 2004, la biblioteca ha trasferito e riorganizzato i propri servizi nella ex sede municipale di Piazza della Repubblica. Il progetto di trasferimento e riorganizzazione dei servizi e delle raccolte ispirato alle public library e agli ideastore inglesi londinesi, infatti, ha fatto sì che Terni avesse un nuovo “palazzo fatto di libri e non solo” e che bct assumesse un ruolo centrale nelle politiche culturali e sociali della città.
Oggi il patrimonio della biblioteca è di circa 170.000 unità in continuo incremento (dati 2019). Dal luglio 1994, bct aderisce al Polo bibliotecario umbro del Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN), dando il proprio contributo sia per la catalogazione dei documenti posseduti, sia per il prestito interbibliotecario.
Aderisce, inoltre, dal 2002 al progetto nazionale Nati per Leggere (NPL) ed è inserita nella rete regionale delle biblioteche NPL. Da novembre 2014, bct ha dato vita a un patto per la lettura attraverso il progetto In Vitro, che coinvolge soggetti istituzionali, imprese private, fondazioni bancarie, associazioni culturali di volontariato, biblioteche, case editrici, scuole, università, impegnando tutti ad unire le forze per promuovere la lettura.
Un altro importante servizio realizzato in base ad un accordo con la Regione Umbria è quello della piattaforma digitale MLOL-Media Library On Line che consente agli utenti di accedere a un archivio digitale dove è possibile consultare, visionare, ascoltare e prendere in prestito diversi tipi di materiale.